mercoledì 27 luglio 2011

Portatelecomandi da divano in feltro

Mi sono ispirata ad un portatelecomandi che avevo visto all'Ikea, ma era di materiale sintetico e sul mio divano stava decisamente meglio qualcosa di più morbidoso e spesso. 
Così ho provato con un foglio di feltro color panna della misura adatta al bracciolo del divano (rimane fisso semplicemente infilando il feltro tra il bracciolo e il cuscino, perché è spesso, ma con un tessuto più sottile credo ci vada un peso che lo tenga fermo) e del cotone lanato da ricamo che rifinisce i bordi.

Con un rettangolo di feltro più piccolo ho creato le tre tasche di cui avevo bisogno, infilando i telecomandi per essere sicura che non scivolassero via e poi cucendo con punti di cotone lanato.



Ho poi decorato la parte superiore delle tasche con una fila di perline bianche e iridescenti alternate e con dei ritagli di corteccia di betulla incollata con un punto di colla a caldo.


Ed ecco pronto il portatelecomandi!



sabato 23 luglio 2011

|| Vecchie scatole e nuove righe ||

Come sempre mi trovo per le mani qualcosa che sulle prime vorrei buttare, ma poi penso che magari potrebbe uscire qualcosa di utile. E' il caso di questi contenitori, una scatola da scarpe e una cassettiera dell' Ikea un po' datata (credo si chiamasse FIRA, economica, ma bruttina; forse non la fanno neanche più, ma è così comoda...).


Con pennello, colori acrilici bianco e rosso, un po' di nastro di carta (per fare le righe dritte) e delle mascherine tipo stencil con un coniglietto e un cagnolino, preparate per l'occasione, ecco trasformata la cassettiera porta-oggetti! In questo modo tengo in ordine qualche attrezzo e piccoli oggetti tipo ganci, fili vari, feltrini, pile e piccoli pezzi di ricambio degli elettrodomestici.


E con la scatola da scarpe in coordinato, per contenere ritagli di tessuto, feltro, la pasta Fimo...ecco un bel colpo d'occhio anche in lavanderia :-)



 Mi piacerebbe trovarne altre, magari con combinazioni diverse dei cassetti, per metterle vicine...ma non so proprio dove trovarle: forse dovrò farmele, mah!

venerdì 22 luglio 2011

* Winter e Korah *

Ecco a voi i miei due piccoli cagnolotti:

Winter


è un incrocio con un pastore della Beauce, detto
"gentiluomo di campagna per la sua rusticità e per la fierezza e nobiltà con cui sorveglia il suo gregge o la sua casa, così definito dalla grande scrittrice Colette" (http://www.pastoredellabeauce.it/).
L'abbiamo preso a luglio del 2010 da una stalla, che stava quasi per lasciarci le piume tanto era denutrito e malaticcio; ora ha un anno e quattro mesi ed è un cane molto vivace e giocherellone, che però generalmente incute timore per le dimensioni e il suo modo di porsi, nonostante sia poi molto buono.




Korah



è un incrocio con un Pitbull e con un cane pastore, è dolcissima e coccolona. Anche lei è stata salvata da una brutta sorte: è scappata dal recinto dove viveva con la mamma, i fratelli e altri sei cani adulti ed è caduta in un canale di scolo con acqua gelida in una sera di gennaio 2011. E' stata adottata la sera stessa e ora dovrebbe avere intorno ai nove mesi.




Questi sono i tesori di casa, due piccolotti che con la loro presenza hanno cambiato le nostre vite: ci fanno tantissima compagnia e ci danno un affetto immenso e gratuito che lascia senza parole.




Il mio orto

Quest'anno mi sono cimentata anche come contadina: il mio primo orto!
In realtà anche l'anno scorso avevo coltivato qualcosa, ma era un porzione molto più piccola in confronto!
La struttura del'orto sembra forse un po' zen, con dei cassoni in legno rialzati, circondati da vialetti in ghiaia, ma ha la grande utilità di non doversi chinare e di poter tranquillamente entrare nell'orto anche quando ha appena piovuto senza sporcarsi. Certo questo sistema sacrifica un po' di spazio alle colture, ma per me è un buon compromesso. Ovviamente non ho rinunciato all'applicazione dell'orribile telo nero che però, una volta coperto dalla vegetazione, non si fa più vedere e in compenso tiene alla larga tutta una gran quantità di piante infestanti.
Il tutto si è rivelato sì impegnativo, ma assolutamente gratificante! Da piccolissime piantine trapiantate (quest'anno non ho ancora provato a seminare), ho ottenuto delle piante molto rigogliose e sane. Cosa ne dite?

pomodori pachino
Che emozione vederli diventare ogni giorno più rossi! Questa pianta è un'esperimento: non ero tanto convinta di saperci fare e per non sprecare ho preferito prendere una piantina sola. Se questo è il risultato, direi proprio che  l'anno prossimo varrà la pena di metterne di più :-))


fresca insalata verde e rossa
e un cespo di profumatissimo basilico
Gradualmente raccolgo il basilico per un buon pesto fatto in casa, oppure, appena raccolto lo chiudo in sacchetti di cellophane pronti per essere congelati! Confesso che quando vado a fare un giro nell'orto, spesso mi trovo a indugiare nei pressi delle aromatiche, che sono sparse un po' qua in po' là, solo per fregare le dita sulle foglie e riempirmi il naso dei loro delicati profumi...

vigorosa melissa
Quest'estate l'ho già potata quasi fino alla radice per far seccare le foglie e ricavarne un delicato infuso che tanto piace al mio maritino e guarda com'è già ricresciuta, più robusta di prima: portamento infestante, direi...

salvia
Anche questa regolarmente spogliata delle sue foglie più grandi e sane per farle seccare e conservarle per l'inverno.

prezzemolo
Come dice il detto è davvero dappertutto e particolarmente prepotente: dove non ha spazio se lo crea. Devo stare attenta a tagliare i rami più grossi per evitare che mi soffochi le piante vicine!

piccoli meloni crescono
 Speriamo dolce sorpresa: non vedo l'ora di assaggiarli!

zucchine verdi e bianche
Ne ho già mangiate tantissime e regalate altrettante. Ah, sì: alcune le ho già anche ben lavate, tagliate e congelate (grazie Pea)!
zucchine trombetta
Di queste zucchine voglio provare a lasciarne crescere un paio perché diventino zucche: gnocchi di zucca in vista!

barbabietole precocissime
Già a fine giugno erano enormi, così dopo averne mangiate alcune, ho deciso di provare a farne una marmellata che tanto ci era piaciuta quando l'avevamo assaggiata in Russia, il cui procedimento è descritto qui.

nasturzio in fiore
Piantine che arrivano dalla pazienza di mia suocera che ogni anno ne raccoglie e conserva i semi.

moscato d'amburgo da tavola
Sono proprio curiosa di vedere come sarà quest'uva: praticamente l'ho interrata a maggio e poi potata qualche settimana fa: per il resto ha fatto tutto lei!

piantine di lamponi

lamponi 'quasi' pronti da mangiare
So già che non durerà molto lo spettacolo di quei bei fruttini rossi che punteggiano la pianta qua e là: tra qualche giorno, appena possibile, comincerò a gironzolare da quelle parti e avrò la merenda assicurata; credo proprio che dovrò tenermi se vorrò almeno farcire una torta (ho già scartato l'idea da farci marmellate, tanto so che sono più quelli che mangio che quelli che resteranno sulla pianta)!


Restauro oggetti in legno

Quest'inverno mi sono dedicata al restauro di alcuni oggetti in legno che avevo per casa, altri trovati in una stalla di un vecchio rustico che stiamo ristrutturando.
Ho frequentato il corso base e già i risultati non hanno tardato ad arrivare: è stata una bella soddisfazione considerando che non credo di essere così dotata e soprattutto che era la prima volta. Comunque mi piacerebbe provare a restaurare anche qualcosa di un pochino più impegnativo, per esempio un piccolo mobile o un comodino o che so io... In attesa di frequentare il corso avanzato (mi sa che per quest'anno salta, perché ho in mente altro!), giudicate voi!

forma per formaggio - prima

forma per formaggio ripulita: è diventata un'ottima cornice per la mia orchidea!
Prima ho pulito bene gli oggetti con una miscela di ammoniaca, acqua e solvente, grattando con una paglietta fine fine, per togliere lo sporco. Poi, una volta asciugato, ho passato la gommalacca con un pennello e poi ho lucidato, un po' a mano (tremendo!) e un po' con una spazzola lucidatrice automatica (molto meglio: gran risultato in metà tempo!) fino ad ottenere la giusta lucentezza. Confesso che su questo oggetto avrei potuto anche lasciare una maggior patina di sporcizia, per lasciarlo "più vecchio", ma sono stata un po' troppo zelante e la mano con la paglietta è scappata... in fondo non è un grande danno (in questo caso non è un mobile del Seicento!) :-p

girello per bambino
Ho trovato questo oggetto a casa dei miei suoceri e per un bel po' mi sono chiesta cosa fosse: alla fine ho chiesto se potevo usarlo come "cavia" per il corso di restauro, visto che era di legno, così ho scoperto di cosa si trattava. Curioso, vero?

cassa scolpita con coperchio scorrevole
Mi hanno chiesto se per caso avessi rubato questo oggetto da una chiesa... ma in realtà è stato acquistato parecchi anni fa dai miei genitori. Non so il venditore, ma di sicuro qualcuno prima di lui, aveva fatto shopping in qualche sacrestia!

zangola per il burro
E per ultimo il pezzo che è venuto, sia cronologicamente che per impegno e soddisfazione, in realtà per primo: è stato complesso da risistemare, avendo dovuto numerare, smontare, ripulire e riassemblare pezzo dopo pezzo (circa 50 pezzi). Ovviamente alla fine i conti non tornavano ed è stato come ricomporre un puzzle!


giovedì 21 luglio 2011

Eccomi qua!

Ciao a tutti!
Non nego che ci sia un po' di emozione, visto che sono alle prime armi con un blog e che questo è il mio primo post!
Beh, spero di prendere in fretta confidenza...intanto vi delizio con una marmellata di barbabietole che ho fatto l'altro giorno. Ideale per accompagnare formaggi e carni, da spalmare su tartine oppure come condimento: provare per credere!

Marmellata di barbabietole





far cuocere le barbabietole, con la buccia e tagliate a quarti, in pentola a pressione con due dita d'acqua per circa 20 minuti; pelarle e passarle poi con un frulllatore a immersione



mettere le barbabietole con zucchero di canna (circa la metà del peso delle barbabietole) e una spolverata di zenzero in una pentola, mescolare e far cuocere per un'oretta. Io ho aggiunto un bicchiere d'acqua tiepida per evitare che asciugasse troppo: dipende molto dalla consistenza che si vuole ottenere.
In questo modo la marmellata si può consumare subito calda oppure farla freddare.
Se invece si vuole conservare, consiglierei di far cuocere al massimo mezz'ora per riempire subito i barattoli e, una volta chiusi, girarli al contrario per un decina di minuti.
Capovolti di nuovo vanno sottovuoto.

Ed ecco il risultato finale!


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